La Corte di Giustizia è stata chiamata a decidere una vicenda in cui, dopo una sentenza della Corte d’Appello passata in giudicato che aveva riconosciuto ad un’impresa il diritto a ricevere un aiuto di stato, il Ministero ne aveva successivamente disposto il recupero in quanto l’aiuto era contrario alla normativa comunitaria.
La Corte ha statuito che il diritto comunitario osta all’applicazione di una disposizione del diritto nazionale, come l’art. 2909 del Codice Civile italiano, volta a sancire il principio dell’autorità di cosa giudicata, nei limiti in cui l’applicazione di tale disposizione impedisce il recupero di un aiuto di Stato erogato in contrasto con il diritto comunitario e la cui incompatibilità con il mercato comune è stata dichiarata con decisione della Commissione delle Comunità europee divenuta definitiva.


Corte di Giustizia – Grande Sezione

Sentenza del 18 luglio 2007
(dal sito EurLex dell’Unione Europea)

Causa C-119/05

Svolgimento del processo

Nel procedimento C‑119/05, In Case C‑119/05,
avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’art. 234 CE, dal Consiglio di Stato con ordinanza 22 ottobre 2004, pervenuta in cancelleria il 14 marzo 2005, nella causa REFERENCE for a preliminary ruling under Article 234 EC from the Consiglio di Stato (Italy), made by decision of 22 October 2004, received at the Court on 14 March 2005, in the proceedings
Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato
contro v
Lucchini SpA, già Lucchini Siderurgica SpA, Lucchini SpA, formerly Lucchini Siderurgica SpA,
LA CORTE (Grande Sezione), THE COURT (Grand Chamber),
composta dal sig. V. Skouris, presidente, dai sigg. P. Jann, C.W.A. Timmermans, A. Rosas e K. Lenaerts, presidenti di sezione, dal sig. J.N. Cunha Rodrigues, dalla sig.ra R. Silva de Lapuerta, dai sigg. K. Schiemann (relatore), J. Makarczyk, G. Arestis, A. Borg Barthet, M. Ilešič e J. Malenovský, giudici, composed of V. Skouris, President, P. Jann, C.W.A. Timmermans, A. Rosas and K. Lenaerts, Presidents of Chambers, J.N. Cunha Rodrigues, R. Silva de Lapuerta, K. Schiemann (Rapporteur), J. Makarczyk, G. Arestis, A. Borg Barthet, M. Ilešič and J. Malenovský, Judges,
avvocato generale: sig. L.A. Geelhoed Advocate General: L.A. Geelhoed,
cancelliere: sig.ra M. Ferreira, amministratore principale Registrar: M. Ferreira, Principal Administrator,
vista la fase scritta del procedimento e in seguito alla trattazione orale del 6 giugno 2006, having regard to the written procedure and further to the hearing on 6 June 2006,
considerate le osservazioni presentate: after considering the observations submitted on behalf of:
– per la Lucchini SpA, già Lucchini Siderurgica SpA, inizialmente dall’avv. F. Lemme, successivamente dagli avv.ti G. Lemme e A. Anselmo; – Lucchini SpA, formerly Lucchini Siderurgica SpA, initially by F. Lemme, avvocato, and subsequently by G. Lemme and A. Anselmo, avvocati,
– per il governo ceco, dal sig. T. Boček, in qualità di agente; – the Czech Government, by T. Boček, acting as Agent,
– per il governo italiano, dal sig. I.M. Braguglia, in qualità di agente, assistito dal sig. P. Gentili, avvocato dello Stato; – the Italian Government, by I.M. Braguglia, acting as Agent, and P. Gentili, avvocato dello Stato,
– per il governo dei Paesi Bassi, dalla sig.ra H.G. Sevenster, dal sig. M. de Grave e dalla sig.ra C. ten Dam, in qualità di agenti; – the Netherlands Government, by H.G. Sevenster, M. de Grave and C. ten Dam, acting as Agents,
– per la Commissione delle Comunità europee, dal sig. V. Di Bucci e dalla sig.ra E. Righini, in qualità di agenti, – the Commission of the European Communities, by V. Di Bucci and E. Righini, acting as Agents,
sentite le conclusioni dell’avvocato generale, presentate all’udienza del 14 settembre 2006, after hearing the Opinion of the Advocate General at the sitting on 14 September 2006,
ha pronunciato la seguente gives the following
Sentenza Judgment
Motivazione della sentenza 
1. La domanda di pronuncia pregiudiziale verte sui principi di diritto comunitario applicabili alla revoca di un atto nazionale di concessione di aiuti di Stato incompatibili con il diritto comunitario, adottato in applicazione di una pronuncia giurisdizionale nazionale che ha acquistato autorità di cosa giudicata. 1. The reference for a preliminary ruling concerns the principles of Community law applicable to the revocation of a national measure granting State aid incompatible with Community law which was adopted pursuant to a final decision of a national court.
2. Tale domanda è stata sollevata nell’ambito di un ricorso proposto dalla società di diritto italiano Lucchini SpA (già Siderpotenza SpA, successivamente Lucchini Siderurgica SpA, in prosieguo: la «Lucchini») contro la decisione del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato (in prosieguo: il «MICA») che ha disposto il recupero di un aiuto di Stato. Il MICA è subentrato ad altri enti in precedenza incaricati della gestione degli aiuti di Stato nella regione del Mezzogiorno (in prosieguo, collettivamente: le «autorità competenti»). 2. This reference was made in proceedings brought by Lucchini SpA (formerly Siderpotenza SpA and subsequently Lucchini Siderurgica SpA) (‘Lucchini’), a company incorporated under Italian law, against the decision of the Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato (Ministry for Industry, Trade and Crafts) (‘MICA’) ordering the recovery of State aid. MICA was the successor to other bodies which had previously been responsible for the management of State aid in the Mezzogiorno region (collectively, ‘the competent authorities’).
Contesto normativo Legal context
La normativa comunitaria Community legislation
3. L’art. 4, lett. c), del Trattato CECA vieta le sovvenzioni o gli aiuti concessi dagli Stati membri, in qualunque forma, nei settori industriali del carbone e dell’acciaio. 3. Article 4(c) of the ECSC Treaty prohibits the Member States from granting subsidies or aid, in any form whatsoever, in the steel and coal sectors.
4. A partire dal 1980, a fronte di una crisi sempre più acuta e generalizzata del settore siderurgico in Europa, è stata adottata, in base all’art. 95, primo e secondo comma, del Trattato CECA, una serie di misure in deroga a tale divieto assoluto e incondizionato. 4. From 1980, as a result of the increasingly serious and widespread crisis in the steel sector in Europe, a series of measures derogating from this absolute and unconditional prohibition was adopted on the basis of the first and second paragraphs of Article 95 of the ECSC Treaty.
5. In particolare, la decisione della Commissione 7 agosto 1981, n. 2320/81/CECA, recante norme comunitarie per gli aiuti a favore dell’industria siderurgica (GU L 228, pag. 14; in prosieguo: il «secondo codice»), ha adottato un secondo codice degli aiuti di Stato alla siderurgia. Scopo del detto codice era di permettere la concessione di aiuti per il risanamento delle imprese siderurgiche e la riduzione delle loro capacità produttive al livello della domanda prevedibile, disponendo nel contempo la soppressione graduale di tali aiuti entro scadenze prefissate, sia per quanto riguarda la loro notifica alla Commissione (30 settembre 1982) e loro autorizzazione (1° luglio 1983) che per la loro erogazione (31 dicembre 1984). Tali termini sono stati prorogati, per quanto riguarda la notifica, al 31 maggio 1985, per quanto riguarda l’autorizzazione, al 1º agosto 1985, e, per quanto riguarda il versamento, al 31 dicembre 1985, mediante la decisione della Commissione 19 aprile 1985, n. 1018/85/CECA, che modifica la decisione 2320/81 (GU L 110, pag. 5). 5. In particular, Commission Decision No 2320/81/ECSC of 7 August 1981 establishing Community rules for aids to the steel industry (OJ 1981 L 228, p. 14) (‘the second code’) established a second code on State aid for the steel industry. The purpose of that code was to permit aid to be granted for the restructuring of undertakings in the steel industry and for a reduction in their production capacity to the level of foreseeable demand whilst at the same time providing that such aid should be phased out in accordance with a fixed timetable as regards the notification of such aid to the Commission (up to 30 September 1982), approval of such aid (up to 1 July 1983) and disbursement of such aid (up to 31 December 1984). Those periods were extended as regards notification until 31 May 1985, as regards approval until 1 August 1985, and as regards payment until 31 December 1985 by Commission Decision No 1018/85/ECSC of 19 April 1985 amending Decision No 2320/81 (OJ 1985 L 110, p. 5).
6. Il secondo codice prevedeva una procedura obbligatoria di approvazione da parte della Commissione di tutti gli aiuti progettati. In particolare, il suo art. 8, n. 1, così disponeva: 6. The second code provided for a procedure of mandatory approval by the Commission of all the aid covered. In particular, Article 8(1) of that code states that:
«Alla Commissione sono comunicati in tempo utile perché presenti le sue osservazioni i progetti intesi ad istituire o modificare aiuti (…). Lo Stato membro interessato può dare attuazione alle misure prospettate soltanto previa autorizzazione della Commissione e conformandosi alle condizioni da essa stabilite». ‘The Commission shall be informed, in sufficient time to enable it to submit its comments, of any plans to grant or alter aids. … The Member State concerned shall put its proposed measures into effect only with the approval of and subject to any conditions laid down by the Commission.’
7. La decisione della Commissione 27 novembre 1985, n. 3484/85/CECA, recante norme comunitarie per gli aiuti a favore della siderurgia (GU L 340, pag. 1; in prosieguo: il «terzo codice»), ha sostituito il secondo codice e ha istituito un terzo codice degli aiuti alla siderurgia per consentire una nuova deroga, più limitata, dal 1º gennaio 1986 al 31 dicembre 1988, al divieto previsto all’art. 4, lett. c), del Trattato CECA. 7. Commission Decision No 3484/85/ECSC of 27 November 1985 establishing Community rules for aid to the steel industry (OJ 1985 L 340, p. 1) (‘the third code’) replaced the second code and established a third code on State aid for the steel industry with a view to permitting a further, albeit more restricted, exception to the prohibition laid down in Article 4(c) of the ECSC Treaty between 1 January 1986 and 31 December 1988.
8. Ai sensi dell’art. 3 del terzo codice, la Commissione poteva, in particolare, autorizzare aiuti generali a favore dell’adattamento degli impianti alle nuove disposizioni di legge in materia di tutela dell’ambiente. L’ammontare degli aiuti concessi non poteva superare il 15% in equivalente sovvenzione netto delle spese d’investimento. 8. Under Article 3 of the third code, the Commission was able, inter alia, to approve general aid to bring plants into line with new statutory environmental standards. The amount granted could not exceed 15% net grant equivalent of the investment costs.
9. L’art. 1, n. 3, del terzo codice precisava che gli aiuti potevano essere concessi soltanto in conformità delle procedure dell’art. 6 e non potevano dar luogo a pagamenti posteriori al 31 dicembre 1988. 9. Article 1(3) of the third code stipulated that aid could be granted only after the procedures laid down in Article 6 had been complied with and was not to be payable after 31 December 1988.
10. L’art. 6, nn. 1, 2 e 4, del terzo codice era formulato nei termini seguenti: 10. Article 6(1), (2) and (4) of the third code provided as follows:
«1. Alla Commissione sono comunicati, in tempo utile affinché possa pronunciarsi al riguardo, i progetti intesi ad istituire o a modificare aiuti (…). Essa è informata nello stesso modo dei progetti intesi ad applicare al settore siderurgico regimi di aiuti sui quali essa si è già pronunciata sulla base delle disposizioni del trattato CEE. Le notifiche dei progetti di aiuto di cui al presente articolo devono essere effettuate entro il 30 giugno 1988. ‘1. The Commission shall be informed, in sufficient time to enable it to submit its comments, of any plans to grant or alter aid … It shall likewise be informed of plans to grant aid to the steel industry under schemes on which it has already taken a decision under the EEC Treaty. The notification of aid plans required by this Article must be lodged with the Commission by 30 June 1988 at the latest.
2. Alla Commissione sono comunicati in tempo utile affinché possa pronunciarsi al riguardo, e al più tardi entro il 30 giugno 1988, tutti i progetti di intervento finanziario (assunzioni di partecipazioni, conferimenti di capitale o misure simili) da parte di Stati membri, enti territoriali o organismi che utilizzano a tal fine risorse pubbliche, a favore di imprese siderurgiche. 2. The Commission shall be informed, in sufficient time for it to submit its comments, and by 30 June 1988 at the latest, of any plans for transfers of State resources by Member States, regional or local authorities or other bodies to steel undertakings in the form of acquisitions of shareholdings or provisions of capital or similar financing.
La Commissione accerta se questi interventi contengono elementi di aiuto (…) ed eventualmente ne valuta la compatibilità con le disposizioni degli articoli da 2 a 5 della presente decisione. The Commission shall determine whether the financial transfers involve aid elements … and, if so, shall examine whether they are compatible with the common market under the provisions of Articles 2 to 5.
(…)
4. Se, dopo aver invitato gli interessati a presentare le loro osservazioni, la Commissione rileva che un aiuto non è compatibile con le disposizioni della presente decisione, essa informa lo Stato membro interessato della propria decisione. La Commissione decide al più tardi entro tre mesi dal ricevimento delle informazioni necessarie per potersi pronunciare sull’aiuto in questione. Qualora uno Stato membro non si conformi a tale decisione, si applicano le disposizioni dell’articolo 88 del trattato CECA. Lo Stato membro interessato non può dar esecuzione alle misure progettate di cui ai paragrafi 1 e 2 se non previa approvazione della Commissione e conformandosi alle condizioni da essa stabilite». 4. Where, after inviting interested parties to submit their comments, the Commission finds that aid in a given case is incompatible with the provisions of this Decision, it shall inform the Member State concerned of its decision. The Commission shall take such a decision not later than three months after receiving the information needed to assess the proposed aid. Article 88 of the ECSC Treaty shall apply in the event of a Member State’s failing to comply with that decision. The planned measures falling within paragraphs 1 or 2 may be put into effect only with the approval of and subject to any conditions laid down by the Commission.’
11. Il terzo codice è stato sostituito, a partire dal 1º gennaio1989 e fino al 31 dicembre 1991, da un quarto codice, istituito con la decisione della Commissione 1º febbraio 1989, n. 322/89/CECA, recante norme comunitarie per gli aiuti a favore della siderurgia (GU L 38, pag. 8), che riproduceva segnatamente l’art. 3 del terzo codice. 11. The third code was replaced with effect from 1 January 1989 until 31 December 1991 by a fourth code, established by Commission Decision No 322/89/ECSC of 1 February 1989 establishing Community rules for aid to the steel industry (OJ 1989 L 38, p. 8), which reproduced, inter alia, Article 3 of the third code.
12. Dopo la scadenza del Trattato CECA, il 23 luglio 2002, anche agli aiuti di Stato nel settore siderurgico si applica il regime previsto dal Trattato CE . 12. Since the ECSC Treaty expired on 23 July 2002, the regime laid down in the EC Treaty has also applied to State aid granted to the steel industry.
La normativa nazionale National legislation
13. La legge 2 maggio 1976, n. 183, sulla disciplina dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno (GURI n. 121 dell’8 maggio 1976; in prosieguo: la «legge n. 183/1976») prevedeva, in particolare, la possibilità di concedere agevolazioni finanziarie sia in conto capitale sino al 30% dell’importo degli investimenti, che in conto interessi, per la realizzazione di iniziative industriali nel Mezzogiorno. 13. Legge n° 183/1976 sulla disciplina dell’intervento straordinario nel Mezzogino (Law No 183 relating to special intervention measures for the Mezzogiorno) of 2 May 1976 (GURI No 121 of 8 May 1976) (‘Law No 183/1976’) provided, inter alia, for the possibility of awarding subsidies by way of capital grants and interest rate subsidies of up to 30% of the investment costs for industrial projects in the Mezzogiorno.
14. L’art. 2909 del codice civile italiano, intitolato «Cosa giudicata», dispone quanto segue: 14. Article 2909 of the Italian Codice Civile (Civil Code), entitled ‘Final judgments’, provides as follows:
«L’accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato a ogni effetto tra le parti, i loro eredi o aventi causa». ‘Findings made in judgments which have acquired the force of res judicata shall be binding on the parties, their lawful successors and assignees.’
15. Stando al giudice a quo, questa disposizione copre il dedotto e il deducibile. 15. According to the Consiglio di Stato (Council of State), that provision covers not only the pleas in law actually invoked in the course of the proceedings in question but also those which could have been invoked.
16. A livello processuale, essa preclude nuovi processi relativamente a controversie sulle quali un altro organo giurisdizionale si sia già pronunciato in via definitiva. 16. In procedural terms, that provision precludes all possibility of bringing before a court a dispute in respect of which another court has already delivered a final judgment.
La causa principale e le questioni pregiudiziali The dispute in the main proceedings and the questions referred for a preliminary ruling
La domanda di aiuti della Lucchini Lucchini’s aid application
17. Il 6 novembre 1985, la Lucchini presentava alle autorità competenti una domanda di agevolazioni finanziarie, ai sensi della legge n. 183/1976, per l’ammodernamento di taluni impianti siderurgici. A fronte di un investimento complessivo di ITL 2 550 milioni, la Lucchini chiedeva la concessione di un contributo in conto capitale di ITL 765 milioni (ovvero il 30% della spesa) e di un contributo in conto interessi su un finanziamento di ITL 1 020 milioni. L’istituto di credito incaricato di istruire la domanda di finanziamento prevedeva un prestito della somma richiesta per una durata di dieci anni al tasso d’interesse agevolato del 4,25%. 17. On 6 November 1985, Lucchini applied to the competent authorities for aid under Law No 183/1976 for the modernisation of certain steel plants. For a total investment of ITL 2 550 million, Lucchini applied for a subsidy of ITL 765 million (corresponding to 30% of the costs) and for an interest rate subsidy in respect of a loan of ITL 1 020 million. The credit institution charged with examining the loan application approved a loan in the sum requested over a period of 10 years at a reduced rate of interest of 4.25%.
18. Con lettera del 20 aprile 1988, le autorità competenti notificavano alla Commissione il progetto di aiuto a favore della Lucchini, a norma dell’art. 6, n. l, del terzo codice. Secondo la notifica, tale aiuto riguardava un investimento volto al miglioramento della tutela ambientale. Il valore del contributo in conto interessi sul prestito di ITL 1 020 milioni veniva indicato in ITL 367 milioni. 18. By letter of 20 April 1988, the competent authorities informed the Commission of the plan to grant aid to Lucchini in accordance with Article 6(1) of the third code. According to the notification, the aid concerned an investment in the improvement of environmental protection. The value of the subsidy in respect of the interest on the loan of ITL 1 020 million was stated to be ITL 367 million.
19. Con lettera del 22 giugno 1988, la Commissione chiedeva informazioni integrative sulla natura dell’investimento sovvenzionato nonché le condizioni esatte (tasso, durata) del prestito richiesto. La lettera invitava inoltre le autorità competenti a indicare se gli aiuti erano concessi in applicazione di un regime generale a favore della tutela dell’ambiente per agevolare l’adattamento degli impianti a eventuali nuove norme in materia, specificando le norme di cui si trattava. A tale lettera le autorità competenti non davano risposta. 19. By letter of 22 June 1988, the Commission requested further information on this aid measure with regard to the nature of the assisted investment and the precise conditions (interest rate, term) of the requested loan. That letter also requested the competent authorities to indicate whether the aid was granted under a general scheme for the protection of the environment aimed at enabling plants to be brought into line with new standards and for details of those standards. The competent authorities did not respond to that letter.
20. Il 16 novembre 1988, all’approssimarsi della scadenza del termine fissato al 31 dicembre di quello stesso anno dal terzo codice per l’erogazione degli aiuti, le autorità competenti decidevano di accordare provvisoriamente alla Lucchini un contributo in conto capitale di ITL 382,5 milioni, ovvero il 15% dell’importo degli investimenti (in luogo del 30% previsto dalla legge n. 183/76), da erogare entro il 31 dicembre 1988, come prescritto dal terzo codice. Il contributo in conto interessi veniva invece negato in quanto esso avrebbe portato l’importo totale degli aiuti accordati oltre la soglia del 15% prevista dal detto codice. Ai sensi dell’art. 6 del terzo codice, l’adozione del provvedimento definitivo di concessione dell’aiuto veniva subordinata all’approvazione della Commissione e non veniva effettuato alcun pagamento da parte delle autorità competenti. 20. On 16 November 1988, close to the time-limit of 31 December 1988 for the granting of aid under the third code, the competent authorities decided to grant Lucchini, on a provisional basis, a capital injection amounting to ITL 382.5 million, equivalent to 15% of the investment costs (rather than 30% as provided for in Law No 183/76) to be disbursed before 31 December 1988, as required by the third code. The interest rate subsidy, however, was refused on the ground that the total aid granted would otherwise exceed the 15% permitted by the third code. Pursuant to Article 6 of the third code, adoption of the final measure granting aid was made conditional on the Commission’s approval and no payment was made by the competent authorities.
21. La Commissione, non essendo in grado, in mancanza di chiarimenti da parte delle autorità competenti, di valutare immediatamente la compatibilità degli aiuti progettati con le norme del mercato comune, avviava nei confronti delle stesse il procedimento ex art. 6, n. 4, del terzo codice e le informava in proposito con lettera del 13 gennaio 1989. Al riguardo veniva pubblicata una comunicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee del 23 marzo 1990 (GU L 73, pag. 5). 21. Having been unable immediately to assess whether the proposed aid measures were compatible with the common market owing to the competent authorities’ failure to provide clarifications, the Commission initiated against them the procedure laid down in Article 6(4) of the third code and informed the authorities to that effect by letter of 13 January 1989. A communication detailing that procedure was published in the Official Journal of the European Communities of 23 March 1990 (OJ 1990 C 73, p. 5).
22. Con telex del 9 agosto 1989 le autorità competenti fornivano informazioni supplementari riguardo agli aiuti di cui trattasi. Con lettera del 18 ottobre 1989 la Commissione comunicava a tali autorità che la loro risposta non era soddisfacente in quanto continuavano a mancare diverse informazioni. La Commissione segnalava inoltre che, in mancanza di una risposta adeguata entro il termine di quindici giorni lavorativi, essa avrebbe potuto legittimamente adottare una decisione definitiva in base alle sole informazioni in suo possesso. Quest’ultima lettera non riceveva risposta. 22. By telexed message of 9 August 1989, the competent authorities forwarded further information on the aid in question. By letter of 18 October 1989, the Commission notified those authorities that their answer was unsatisfactory in that a number of details were still missing. In that letter the Commission also indicated that, failing an acceptable answer within 15 working days, it would be entitled to take a final decision solely on the basis of the information at its disposal. No answer was received to that letter.
La decisione della Commissione 90/555/CECA Commission Decision 90/555/ECSC
23. Con decisione 20 giugno 1990, 90/555/CECA, riguardante taluni progetti di aiuti delle autorità italiane a favore delle Acciaierie del Tirreno e di Siderpotenza (N195/88 – N200/88) (GU L 314, pag. 17), la Commissione dichiarava incompatibili con il mercato comune tutti gli aiuti previsti a favore della Lucchini, ritenendo che non fosse stato dimostrato che ricorressero i presupposti necessari per la deroga di cui all’art. 3 del terzo codice. 23. On 20 June 1990 the Commission stated, by way of Decision 90/555/ECSC concerning aid which the Italian authorities plan to grant to the Tirreno and Siderpotenza steelworks (No 195/88 – No 200/88) (OJ 1990 L 314, p. 17), that all of the aid intended for Lucchini was incompatible with the common market as it took the view that it had not been demonstrated that the conditions necessary for the application of the exception provided for in Article 3 of the third code had been satisfied.
24. La decisione veniva notificata alle autorità competenti il 20 luglio 1990 e pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee il 14 novembre 1990. La Lucchini non impugnava tale decisione entro il termine di un mese previsto dall’art. 33, terzo comma, del Trattato CECA. 24. The competent authorities were notified of the decision on 20 July 1990 and it was published in the Official Journal of the European Communities of 14 November 1990. Lucchini did not challenge that decision within the one-month period laid down in the third paragraph of Article 33 of the ECSC Treaty.
Il procedimento dinanzi al giudice civile Proceedings before the civil court
25. Prima dell’adozione della decisione 90/555, la Lucchini, preso atto del mancato versamento dell’aiuto, il 6 aprile 1989 citava in giudizio le autorità competenti dinanzi al Tribunale civile e penale di Roma affinché venisse dichiarato il suo diritto all’erogazione dell’intero aiuto originariamente richiesto (ovvero un contributo di ITL 765 milioni in conto capitale e di ITL 367 milioni in conto interessi). 25. Prior to the adoption of Decision 90/955, as the aid had not been disbursed to it, Lucchini had brought proceedings against the competent authorities before the Tribunale civile e penale di Roma (Civil and Criminal Court, Rome) on 6 April 1989 to establish its right to the payment of all of the aid initially claimed (namely, a subsidy of ITL 765 million and an interest rate subsidy amounting to ITL 367 million).
26. Con sentenza 24 giugno 1991, dunque successivamente alla decisione 90/555, il Tribunale civile e penale di Roma dichiarava che la Lucchini aveva diritto all’erogazione dell’aiuto di cui trattasi e condannava le autorità competenti al pagamento delle somme reclamate. La sentenza si fondava interamente sulla legge n. 183/1976. Né il Trattato CECA, né il terzo o il quarto codice, né la decisione della Commissione 90/555 erano citati dalle parti dinanzi al Tribunale civile e penale di Roma e il giudice non vi faceva riferimento d’ufficio. Il secondo codice era stato citato dalle autorità competenti, ma l’organo giurisdizionale di cui trattasi non ne aveva tenuto conto in quanto non più in vigore all’epoca dei fatti. 26. By judgment of 24 July 1991, that is, subsequent to Decision 90/555, the Tribunale civile e penale di Roma held that Lucchini was entitled to the aid in question and ordered the competent authorities to pay the amounts claimed. That judgment was based entirely on Law No 183/1976. The parties before the Tribunale civile e penale di Roma did not refer to the ECSC Treaty, the third code, the fourth code or Decision 90/555 and nor did that court refer to any of those provisions of its own motion. The competent authorities had referred to the second code but that court disregarded it as it was no longer in force at the material time.
27. Le autorità competenti impugnavano la sentenza dinanzi alla Corte d’appello di Roma. Esse eccepivano il difetto di giurisdizione del giudice civile, sostenevano che non incombeva loro alcun obbligo all’erogazione dell’aiuto e affermavano per la prima volta, in via subordinata, che tale obbligo sussisteva, in virtù dell’art. 3 del terzo codice, solo fino a concorrenza del limite del 15% dell’investimento. 27. The competent authorities appealed against that judgment to the Corte d’appello di Roma (Court of Appeal, Rome). They disputed the civil courts’ jurisdiction and submitted that they were under no obligation to pay the aid and, for the first time, in the alternative, argued that such an obligation would have extended only to the ceiling of 15% of investment costs under Article 3 of the third code.
28. Con sentenza 6 maggio 1994, la Corte d’appello di Roma respingeva l’appello e confermava la sentenza del Tribunale civile e penale di Roma. 28. On 6 May 1994 the Corte d’Appello di Roma dismissed that appeal and confirmed the judgment of the Tribunale civile e penale di Roma.
29. Con nota del 19 gennaio 1995 l’Avvocatura Generale dello Stato analizzava la sentenza d’appello e concludeva per la sua correttezza tanto sotto il profilo della motivazione quanto dell’applicazione del diritto. Di conseguenza, le autorità competenti non la impugnavano in cassazione. La sentenza d’appello, non essendo stata impugnata, passava in giudicato il 28 febbraio 1995. 29. In a note of 19 January 1995, the Avvocatura Generale dello Stato (State Legal Advisory Service) examined the judgment of the Corte d’appello di Roma and concluded that it complied with the rules on reasoned decisions and the rules of law. As a consequence, the competent authorities did not lodge an appeal in cas sation. Since the judgment in question was not challenged, it became final on 28 February 1995.
30. Poiché l’aiuto permaneva non versato, il 20 novembre 1995, su ricorso della Lucchini, il Presidente del Tribunale civile e penale di Roma ingiungeva alle autorità competenti di pagare gli importi dovuti alla Lucchini. Il decreto era dichiarato provvisoriamente esecutivo e nel febbraio 1996 la Lucchini, nel persistere dell’inadempimento, otteneva il pignoramento di alcuni beni del MICA, in particolare di autovetture di servizio. 30. As the aid had still not been disbursed, Lucchini filed an application and on 20 November 1995 the President of the Tribunale civile e penale di Roma ordered the competent authorities to pay the sums due to Lucchini. That order was declared provisionally enforceable and, in February 1996, Lucchini had certain assets belonging to MICA seized, in particular some of its fleet of cars, on the ground that the order had not been complied with.
31. L’8 marzo 1996, con decreto n. 17975 del direttore generale del MICA, venivano pertanto accordati alla Lucchini un contributo di ITL 765 milioni in conto capitale e di ITL 367 milioni in conto interessi, in esecuzione della sentenza della Corte d’Appello di Roma. Il decreto precisava che tali aiuti avrebbero potuto essere revocati, in tutto in parte, tra l’altro, «in caso di decisioni comunitarie sfavorevoli in merito alla concedibilità ed erogabilità delle agevolazioni finanziarie». Il 22 marzo 1996 venivano versati tali aiuti, per un importo di ITL l 132 milioni, cui si aggiungeva la somma di ITL 601,375 milioni, corrisposta il 16 aprile 1996, a titolo di interessi legali. 31. As a result of Decree No 17975 of the Director General of MICA of 8 March 1996, Luccchini was granted aid in the form of a capital injection of ITL 765 million and in the form of an interest rate subsidy of ITL 367 million in implementation of the judgment of the Corte d’Appello di Roma. That decree stated that the aid would be recovered in whole or in part ‘in the event of any adverse Community decisions concerning the validity of the grant or disbursement of that aid’. On 22 March 1996 that aid, amounting to ITL 1 132 million, was disbursed and the sum of ITL 601 375 million was added to this by way of statutory interest on 16 April 1996.
Lo scambio di corrispondenza tra la Commissione e le autorità italiane The exchange of correspondence between the Commission and the Italian authorities
32. Con nota del 15 luglio 1996 rivolta alle autorità italiane la Commissione osservava che, malgrado la decisione 90/555: 32. By a note dated 15 July 1996 to the Italian authorities, the Commission observed that, notwithstanding Decision 90/555:
«(…) a seguito di una sentenza della Corte d’Appello di Roma in data 6 maggio 1994, la quale, in spregio ai più elementari principi del diritto comunitario, avrebbe stabilito il diritto per [la Lucchini] di vedersi riconosciuta la concessione degli aiuti già dichiarati incompatibili dalla Commissione, [le autorità competenti], non avendo giudicato opportuno ricorrere in Cassazione, [hanno] concesso, nell’aprile di quest’anno, i predetti aiuti incompatibili con il mercato comune». ‘… following a judgment of the [Corte d’appello di Roma] of 6 May 1994, which, in disregard of the most fundamental principles of Community law, found that [Lucchini] was entitled to aid which had already been declared incompatible by the Commission, in April 1996 the [competent] authorities, deeming it inappropriate to lodge an appeal in cassation, granted that aid, which is incompatible with the common market.’
33. Le autorità competenti rispondevano con nota in data 26 luglio 1996 osservando che gli aiuti erano stati concessi «fatto salvo il diritto di ripetizione». 33. The competent authorities replied by a note dated 26 July 1996 stating that the aid had been granted ‘subject to the right of recovery’.
34. Con nota del 16 settembre 1996, n. 5259, la Commissione esprimeva il parere che le autorità competenti, versando alla Lucchini aiuti già dichiarati incompatibili con il mercato comune dalla decisione 90/555, avessero violato il diritto comunitario ed invitava le medesime autorità a recuperare gli aiuti di cui trattasi entro un termine di quindici giorni e a comunicarle, entro il termine di un mese, le concrete misure adottate per conformarsi a tale decisione. In caso contrario, la Commissione si proponeva di accertare l’inadempimento ai sensi dell’art. 88 del Trattato CECA ed invitava dunque le autorità competenti a presentare, entro dieci giorni lavorativi, eventuali nuove osservazioni ai sensi dell’art. 88, n. l, del Trattato CECA. 34. By Note No 5259 of 16 September 1996, the Commission expressed its opinion that, by disbursing aid to Lucchini which had already been declared incompatible with the common market in Decision 90/555, the competent authorities had infringed Community law and called on those authorities to recover the aid in question within 15 days and to inform it, within one month, of the specific measures adopted to comply with that decision. If the competent authorities failed to comply with that instruction, the Commission intended to take the view that there was a failure to fulfil obligations under Article 88 of the ECSC Treaty and would invite those authorities to submit any additional observations pursuant to the first paragraph of Article 88 of the ECSC Treaty within 10 working days.
La revoca dell’aiuto Revocation of the aid
35. Con decreto 20 settembre 1996, n. 20357, il MICA revocava il precedente decreto 8 marzo 1996, n. 17975, e ordinava alla Lucchini di restituire la somma di ITL 1 132 milioni, maggiorata di interessi nella misura del tasso di riferimento, nonché la somma di ITL 601,375 milioni, maggiorata della rivalutazione monetaria. 35. On 20 September 1996 MICA adopted Decree No 20357 revoking Decree No 17975 of 8 March 1996 and ordered Lucchini to repay the sum of ITL 1 132 million, together with interest thereon at the reference rate, and the sum of ITL 601 375 million, increased in line with the rate of monetary inflation.
Il procedimento dinanzi al giudice del rinvio Proceedings before the Consiglio di Stato
36. Con ricorso del 16 novembre 1996, la Lucchini impugnava il decreto n. 20357 dinanzi al Tribunale amministrativo regionale del Lazio. Con sentenza 1º aprile 1999 quest’ultimo accoglieva il ricorso della Lucchini, ritenendo che la potestà della pubblica amministrazione di rimuovere i propri atti invalidi per vizi di legittimità o di merito incontrasse, nella specie, il limite costituito dal diritto all’erogazione dell’aiuto accertato dalla Corte d’appello di Roma con sentenza passata in giudicato. 36. On 16 November 1996 Lucchini challenged Decree No 20357 before the Tribunale amminstrativo regionale del Lazio (Regional Administrative Court, Lazio). That court granted Lucchini’s application by judgment of 1 April 1999, finding that the public authorities’ powers to revoke their own invalid acts on the ground that they are unlawful or contain substantive errors were limited in the present case by the finding in a final judgment of the Corte d’appello di Roma that there was a right to be granted aid.
37. L’Avvocatura Generale dello Stato, per conto del MICA, il 2 novembre 1999 proponeva appello dinanzi al Consiglio di Stato, deducendo, in particolare, un motivo secondo il quale il diritto comunitario immediatamente applicabile, comprendente sia il terzo codice che la decisione 90/555, doveva prevalere sull’autorità di cosa giudicata della sentenza della Corte d’appello di Roma. 37. On 2 November 1999, the Avvocatura Generale dello Stato, acting on behlf of MICA, lodged an appeal with the Consiglio di Stato relying, inter alia, on a plea that the immediately applicable Community law, namely the third code and Decision 90/555, should take precedence over a final judgment of the Corte d’appello di Roma.
38. Il Consiglio di Stato constatava la sussistenza di un conflitto tra tale sentenza e la decisione 90/555. 38. The Consiglio di Stato found that that there was a conflict between that judgment and Decision 90/555.
39. Secondo il Consiglio di Stato, risulta evidente che le autorità competenti avrebbero potuto e dovuto tempestivamente eccepire l’esistenza della decisione 90/555 nel corso della controversia risolta dalla Corte d’appello di Roma, controversia nella quale, fra l’altro, si discuteva in ordine alla legittimità della mancata erogazione del contributo per la necessità di attendere l’approvazione della Commissione. In tali condizioni, avendo poi le autorità competenti rinunciato ad impugnare la sentenza pronunciata dalla Corte d’appello di Roma, non vi sarebbe dubbio che la predetta sentenza sia passata in giudicato, e che l’area dei fatti coperta dal giudicato sia estesa alla compatibilità comunitaria della sovvenzione, quantomeno con riferimento alle decisioni comunitarie preesistenti al giudicato. Gli effetti del giudicato sarebbero quindi astrattamente invocabili anche con riguardo alla decisione 90/555, intervenuta prima della conclusione della controversia. 39. According to the Consiglio di Stato, it is clear that the competent authorities could and should have relied in time on the existence of Decision 90/555 in the proceedings before the Corte d’appello di Roma, in the course of which, inter alia, the legality of the decision not to disburse the aid, on the ground that the grant of aid had been made subject to approval by the Commission, was in issue. Accordingly, since the competent authorities abstained from challenging the judgment of the Corte d’appello di Roma, there is no doubt that that judgment acquired the authority of res judicata and that that authority extends to the question whether the aid is compatible with Community law, at least in so far as Community decisions taken prior to the delivery of the judgment are concerned. The fact that the judgment was final may therefore, in principle, also be relied on against Decision 90/555, which was adopted before the proceedings were concluded.
40. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere il processo e di sottoporre alla Corte le due questioni pregiudiziali seguenti: 40. In those circumstances, the Consiglio di Stato decided to stay the proceedings and to refer the following two questions to the Court for a preliminary ruling:
«1) Se, in forza del principio del primato del diritto comunitario immediatamente applicabile, costituito nella specie [dal terzo codice], dalla decisione [90/555], nonché dalla [nota] n. 5259 (…), di intimazione del recupero dell’aiuto – atti tutti alla stregua dei quali è stato adottato l’atto di recupero impugnato nel presente processo (ossia il decreto n. 20357 […]) – sia giuridicamente possibile e doveroso il recupero dell’aiuto da parte dell’amministrazione interna nei confronti di un privato beneficiario, nonostante la formazione di un giudicato civile affermativo dell’obbligo incondizionato di pagamento dell’aiuto medesimo. ‘(1) In the light of the principle of the primacy of immediately applicable Community law, in the form in this case of [the third code], Decision [90/555] … and [Note] No 5259 … , requiring the recovery of aid – which all formed the basis for the recovery measure challenged in the present proceedings (namely, Decree No 20357 …) – is it legally possible and compulsory for the national administrative authority to recover aid from a private recipient even though a final civil judgment has been delivered confirming the unconditional obligation to pay the aid in question?
2) Ovvero se, stante il pacifico principio secondo il quale la decisione sul recupero dell’aiuto è regolata dal diritto comunitario ma la sua attuazione ed il relativo procedimento di recupero, in assenza di disposizioni comunitarie in materia, è retta dal diritto nazionale (principio sul quale cfr. Corte di Giustizia 21 settembre 1983 in causa 205‑215/82 Deutsche Milchkontor [e a.], Racc. pag. 2633), il procedimento di recupero non divenga giuridicamente impossibile in forza di una concreta decisione giudiziaria, passata in cosa giudicata (art. 2909 cod. civ.) che fa stato fra privato ed amministrazione ed obbliga l’amministrazione a conformarvisi». (2) Or, in view of the generally accepted principle that decisions on the recovery of aid are governed by Community law but the implementation thereof and the associated recovery procedure, in the absence of Community provisions on the matter, is governed by national law (regarding which principle, see the judgment of the Court of Justice in Joined Cases 205/82 to 215/82 Deutsche Milchkontor [and Others] v Germany [1983] ECR 2663), is the recovery procedure rendered legally impossible by virtue of a specific judicial decision that has become res judicata (Article 2909 of the [Italian] Civil Code), thereby being conclusive as between the private individual and the administration, and requires the administration to comply with it?
Sulla competenza della Corte Whether the Court has jurisdiction
41. Va osservato preliminarmente che la Corte resta competente a pronunciarsi su questioni pregiudiziali relative all’interpretazione e all’applicazione del Trattato CECA, nonché degli atti emanati sulla scorta di quest’ultimo, anche qualora tali questioni le siano sottoposte dopo la scadenza del Trattato CECA. Benché, in tali circostanze, non venga più fatta applicazione dell’art. 41 del Trattato CECA per conferire una competenza alla Corte, sarebbe contrario allo scopo e alla coerenza sistematica dei Trattati nonché incompatibile con la continuità dell’ordinamento giuridico comunitario che la Corte non fosse abilitata a garantire l’uniforme interpretazione delle norme connesse al Trattato CECA che continuano a produrre effetti anche dopo la scadenza di quest’ultimo (v., in tal senso, sentenza 22 febbraio 1990, causa C‑221/88, Busseni, Racc. pag. I‑495, punto 16). Del resto, la competenza della Corte a questo proposito non è stata contestata da nessuna delle parti che hanno presentato osservazioni. 41. By way of preliminary point, it should be noted that the Court retains jurisdiction to deliver preliminary rulings on questions referred to it concerning the interpretation and application of the ECSC Treaty and on measures adopted under that Treaty, even if those questions are referred to it after the expiry of the ECSC Treaty. Although Article 41 of the ECSC Treaty may no longer be applied in those circumstances to confer jurisdiction on the Court, it would be contrary to the objectives and the coherence of the Treaties and irreconcilable with the continuity of the Community legal order if the Court did not have jurisdiction to ensure uniform interpretation of the rules deriving from the ECSC Treaty, which continue to produce effects even after the expiry of that Treaty (see, to that effect, Case C‑221/88 Busseni [1990] ECR I-495, paragraph 16). None of the parties which submitted observations has, moreover, disputed the Court’s jurisdiction in that regard.
42. Per altri motivi, la Lucchini contesta tuttavia la ricevibilità della domanda di pronuncia pregiudiziale. Le eccezioni da essa sollevate in proposito vertono sull’insussistenza di una norma comunitaria da interpretare, sull’incompetenza della Corte ad interpretare una sentenza di un giudice nazionale o l’art. 2909 del codice civile italiano, nonché sull’ipoteticità delle questioni pregiudiziali. 42. However, Lucchini challenges the admissibility of the order for reference on other grounds. Its pleas of inadmissibility are based on submissions that there is no Community rule to be interpreted, that the Court does not have jurisdiction to interpret a judgment of a national court or Article 2909 of the Italian Civil Code, and that the questions are of a hypothetical nature.
43. A tale proposito, occorre ricordare che, nell’ambito di un procedimento ex art. 234 CE, basato sulla netta separazione di funzioni tra i giudici nazionali e la Corte, ogni valutazione dei fatti di causa rientra nella competenza del giudice nazionale. Parimenti, spetta esclusivamente al giudice nazionale, cui è stata sottoposta la controversia e che deve assumersi la responsabilità dell’emananda decisione giurisdizionale, valutare, alla luce delle particolari circostanze della causa, sia la necessità di una pronuncia pregiudiziale per essere in grado di emettere la propria sentenza, sia la rilevanza delle questioni che sottopone alla Corte. Di conseguenza, se le questioni sollevate riguardano l’interpretazione del diritto comunitario, la Corte, in via di principio, è tenuta a pronunciarsi (v., in particolare, sentenze 25 febbraio 2003, causa C‑326/00, IKA, Racc. pag. I‑1703, punto 27, 12 aprile 2005, causa C‑145/03, Keller, Racc. pag. I‑2529, punto 33, e 22 giugno 2006, causa C‑419/04, Conseil général de la Vienne, Racc. pag. I‑5645, punto 19). 43. In this regard, it must be recalled that, in proceedings under Article 234 EC, which are based on a clear separation of functions between the national courts and the Court of Justice, any assessment of the facts in the case is a matter for the national court. Similarly, it is solely for the national court before which the dispute has been brought, and which must assume responsibility for the subsequent judicial decision, to determine in the light of the particular circumstances of the case both the need for a preliminary ruling in order to enable it to deliver judgment and the relevance of the questions which it submits to the Court. Consequently, where the questions submitted concern the interpretation of Community law, the Court is in principle bound to give a ruling (see, inter alia, Case C-326/00 IKA [2003] ECR I-1703, paragraph 27; Case C-145/03 Keller [2005] ECR I-2529, paragraph 33; and Case C-419/04 Conseil général de la Vienne [2006] ECR I-5645, paragraph 19).
44. Tuttavia, la Corte ha altresì dichiarato che, in ipotesi eccezionali, essa può esaminare le condizioni in cui è adita dal giudice nazionale al fine di verificare la propria competenza (v., in tal senso, sentenza 16 dicembre 1981, causa 244/80, Foglia, Racc. pag. 3045, punto 21). Il rifiuto di statuire su una questione pregiudiziale sollevata da un giudice nazionale è possibile solo qualora risulti manifestamente che la richiesta interpretazione del diritto comunitario non ha alcuna relazione con la realtà o con l’oggetto della causa principale, qualora il problema sia di natura ipotetica oppure qualora la Corte non disponga degli elementi di fatto o di diritto necessari per fornire una soluzione utile alle questioni che le sono sottoposte (v., in particolare, sentenze 13 marzo 2001, causa C‑379/98, PreussenElektra, Racc. pag. I‑2099, punto 39; 22 gennaio 2002, causa C‑390/99, Canal Satélite Digital, Racc. pag. I‑607, punto 19, e Conseil général de la Vienne, cit., punto 20). 44. Nevertheless, the Court has also held that, in exceptional circumstances, it can examine the conditions in which the case was referred to it by the national court, in order to confirm its own jurisdiction (see, to that effect, Case 244/80 Foglia [1981] ECR 3045, paragraph 21). The Court may refuse to rule on a question referred for a preliminary ruling by a national court only where it is quite obvious that the interpretation of Community law that is sought bears no relation to the facts of the main action or its purpose, where the problem is hypothetical, or where the Court does not have before it the factual or legal material necessary to give a useful answer to the questions submitted to it (see, inter alia, Case C-379/98 PreussenElektra [2001] ECR I-2099, paragraph 39; Case C-390/99 Canal Satélite Digital [2002] ECR I-607, paragraph 19; and Conseil général de la Vienne , paragraph 20).
45. Occorre rilevare che così non è nel caso di specie. 45. That is not the case here.
46. È infatti manifesto che la presente domanda di pronuncia pregiudiziale verte su norme di diritto comunitario. Nel caso di specie si chiede alla Corte non di interpretare il diritto nazionale o una sentenza di un giudice nazionale, bensì di precisare i limiti entro i quali i giudici nazionali sono tenuti, in forza del diritto comunitario, a disapplicare il diritto nazionale. Ne risulta pertanto che le questioni sollevate sono in relazione con l’oggetto della controversia, come definito dal giudice a quo, e che la soluzione delle questioni sollevate può essere utile a quest’ultimo per consentirgli di disporre o meno l’annullamento dei provvedimenti adottati per il recupero degli aiuti di cui trattasi. 46. It is clear that this reference for a preliminary ruling concerns rules of Community law. In the present case, the Court is not called upon to interpret national law or a judgment of a national court but to make clear the extent to which national courts are required under Community law to exclude the application of national law. The questions submitted therefore appear to relate to the subject-matter of the main proceedings, as defined by the Consiglio di Stato, and the answers to the questions submitted may be useful to that court in enabling it to rule on the annulment of the measures taken to recover the aid in question.
47. La Corte è pertanto competente a statuire sulla presente domanda di pronuncia pregiudiziale. 47. The Court therefore has jurisdiciton to rule on the present reference for a preliminary ruling.
Sulle questioni pregiudiziali The questions referred for a preliminary ruling
48. Con le questioni sollevate, che è opportuno esaminare congiuntamente, il giudice a quo domanda in sostanza se il diritto comunitario osti all’applicazione di una disposizione del diritto nazionale, come l’art. 2909 del codice civile italiano, volta a sancire il principio dell’autorità di cosa giudicata, nei limiti in cui l’applicazione di tale disposizione impedisce il recupero di un aiuto di Stato erogato in contrasto con il diritto comunitario e la cui incompatibilità con il mercato comune è stata dichiarata con decisione della Commissione divenuta definitiva. 48. By its questions, which it is appropriate to consider together, the national court asks essentially whether Community law precludes the application of a provision of national law, such as Article 2909 of the Italian Civil Code, which seeks to lay down the principle of res judicata in so far as the application of that provision prevents the recovery of State aid granted in breach of Community law which has been found to be incompatible with the common market in a Commission decision which has become final.
49. In tale contesto va ricordato anzitutto che, nell’ordinamento giuridico comunitario, le competenze dei giudici nazionali sono limitate sia per quanto riguarda il settore degli aiuti di Stato sia relativamente alla dichiarazione d’invalidità degli atti comunitari. 49. Against that background, it should be noted as a preliminary point that, within the Community legal order, the jurisdiction of national courts is limited both in the field of State aid and as regards jurisdiction to declare Community acts invalid.
Sulle competenze dei giudici nazionali in materia di aiuti di Stato The jurisdiction of national courts in regard to State aid
50. In materia di aiuti di Stato, ai giudici nazionali possono essere sottoposte controversie nelle quali essi siano tenuti ad interpretare e ad applicare la nozione di aiuto di cui all’art. 87, n. 1, CE, segnatamente al fine di valutare se un provvedimento statale, adottato senza seguire il procedimento di controllo preventivo di cui all’art. 88, n. 3, CE, debba o meno esservi soggetto (sentenze 22 marzo 1977, causa 78/76, Steinike & Weinlig, Racc. pag. 595, punto 14, e 21 novembre 1991, causa C‑354/90, Fédération nationale du commerce extérieur des produits alimentaires et Syndicat national des négociants et transformateurs de saumon, Racc. pag. I‑5505, punto 10). Analogamente, al fine di poter determinare se una misura statale attuata senza tener conto della procedura di esame preliminare prevista dall’art. 6 del terzo codice dovesse esservi o meno assoggettata, un giudice nazionale può essere indotto a interpretare la nozione di aiuto di cui all’art. 4, lett. c), del Trattato CECA e all’art. 1 del terzo codice (v., per analogia, sentenza 20 settembre 2001, causa C‑390/98, Banks, Racc. pag. I‑6117, punto 71). 50. Proceedings concerning State aid may be commenced before national courts requiring those courts to interpret and apply the concept of aid contained in Article 87(1) EC, in particular in order to determine whether State aid introduced without observance of the preliminary examination procedure provided for in Article 88(3) EC ought to have been subject to this procedure (Case 78/76 Steinike & Weinlig [1977] ECR 595, paragraph 14, and Case C-354/90 Fédération nationale du commerce extérieur des produits alimentaires and Syndicat national des négociants et transformateurs de saumon [1991] ECR I-5505, paragraph 10). Similarly, in order to be able to determine whether a State measure established without taking account of the preliminary examination procedure laid down by Article 6 of the third code should or should not be made subject to that procedure, a national court may have occasion to interpret the concept of aid referred to in Article 4(c) of the ECSC Treaty and Article 1 of the third code (see, by analogy, Case C-390/98 Banks [2001] ECR I-6117, paragraph 71).
51. Per contro, i giudici nazionali non sono competenti a pronunciarsi sulla compatibilità di un aiuto di Stato con il mercato comune. 51. On the other hand, national courts do not have jurisdiction to give a decision on whether State aid is compatible with the common market.
52. Emerge infatti da una giurisprudenza costante che la valutazione della compatibilità con il mercato comune di misure di aiuto o di un regime di aiuti rientra nella competenza esclusiva della Commissione, che opera sotto il controllo del giudice comunitario (v. sentenze Steinike & Weinlig, cit., punto 9; Fédération nationale du commerce extérieur des produits alimentaires et Syndicat national des négociants et transformateurs de saumon, cit., punto 14, nonché 11 luglio 1996, causa C‑39/94, SFEI e a., Racc. pag. I‑3547, punto 42). 52. It is settled case-law that the assessment of the compatibility of aid measures or of an aid scheme with the common market falls within the exclusive competence of the Commission, subject to review by the Community Courts (see Steinike & Weinlig , paragraph 9; Fédération nationale du commerce extérieur des produits alimentaires and Syndicat national des négociants et transformateurs de saumon , paragraph 14; and Case C‑39/94 SFEI and Others [1996] ECR I-3547, paragraph 42).
Sulle competenze dei giudici nazionali per quanto riguarda la dichiarazione d’invalidità degli atti comunitari The jurisdiction of national courts to declare Community acts invalid.
53. Sebbene in linea di principio i giudici nazionali possano trovarsi ad esaminare la validità di un atto comunitario, non sono però competenti a dichiarare essi stessi l’invalidità degli atti delle istituzioni comunitarie (sentenza 22 ottobre 1987, causa 314/85, Foto‑Frost, Racc. pag. 4199, punto 20). La Corte è quindi la sola competente a dichiarare l’invalidità di un atto comunitario (sentenze 21 febbraio 1991, cause riunite C‑143/88 e C‑92/89, Zuckerfabrik Süderdithmarschen e Zuckerfabrik Soest, Racc. pag. I‑415, punto 17, nonché 10 gennaio 2006, causa C‑344/04, IATA e ELFAA, Racc. pag. I‑403, punto 27). Del resto, tale competenza esclusiva risultava altresì esplicitamente dall’art. 41 del Trattato CECA. 53. While national courts may, in principle, have occasion to consider whether a Community act is valid, they nonetheless have no jurisdiction themselves to declare acts of Community institutions invalid (Case 314/85 Foto-Frost [1987] ECR 4199, paragraph 20). The Court of Justice alone therefore has jurisdiction to determine that a Community act is invalid (Joined Cases C-143/88 and C-92/89 Zuckerfabrik Süderdithmarschen and Zuckerfabrik Soest [1991] ECR I‑415, paragraph 17, and Case C-344/04 IATE and ELFAA [2006] ECR I-403, paragraph 27). That exclusive jurisdiction is also expressly set out in Article 41 of the ECSC Treaty.
54. Inoltre, secondo una giurisprudenza costante, una decisione adottata dalle istituzioni comunitarie che non sia stata impugnata dal destinatario entro il termine stabilito dall’art. 230, quinto comma, CE diviene definitiva nei suoi confronti (v., in particolare, sentenze 9 marzo 1994, causa C‑188/92, TWD Textilwerke Deggendorf, Racc. pag. I‑833, punto 13, e 22 ottobre 2002, causa C‑241/01, National Farmers’ Union, Racc. pag. I‑9079, punto 34). 54. Moreover, it is settled case-law that a decision adopted by a Community institution which has not been challenged by its addressee within the time-limit laid down by the fifth paragraph of Article 230 EC becomes definitive as against that person (see, inter alia, Case C-188/92 TWD Textilwerke Deggendorf [1994] ECR I-833, paragraph 13, and Case C‑241/01 National Farmers’ Union [2002] ECR I-9079, paragraph 34).
55. La Corte ha altresì escluso la possibilità che il beneficiario di un aiuto di Stato oggetto di una decisione della Commissione direttamente indirizzata soltanto allo Stato membro in cui era residente questo beneficiario, che avrebbe potuto senza alcun dubbio impugnare tale decisione e che ha lasciato decorrere il termine perentorio all’uopo prescritto dall’art. 230, quinto comma, CE, possa utilmente contestare la legittimità della decisione dinanzi ai giudici nazionali nell’ambito di un ricorso proposto avverso i provvedimenti presi dalle autorità nazionali in esecuzione di tale decisione (citate sentenze TWD Textilwerke Deggendorf, punti 17 e 20, nonché National Farmers’ Union, punto 35). Gli stessi principi si applicano necessariamente, mutatis mutandis, nell’ambito d’applicazione del Trattato CECA. 55. The Court has also held that it is not possible for a recipient of State aid forming the subject-matter of a Commission decision addressed directly solely to the Member State of that beneficiary, who could undoubtedly have challenged that decision and who allowed the mandatory time-limit laid down in this regard by the fifth paragraph of Article 230 EC to pass, effectively to call in question the lawfulness of that decision before the national courts in an action brought against the measures taken by the national authorities in implementation of that decision ( TWD Textilwerke Deggendorf , paragraphs 17 and 20, and National Farmers’ Union , paragraph 35). The same principles necessarily apply mutatis mutandis within the scope of application of the ECSC Treaty.
56. Se ne deve pertanto concludere che correttamente il giudice a quo ha deciso di non sottoporre alla Corte una questione concernente la validità della decisione 90/555, decisione che la Lucchini avrebbe potuto impugnare nel termine di un mese dalla pubblicazione in forza dell’art. 33 del Trattato CECA, cosa che si è astenuta dal fare. Per gli stessi motivi non può essere accolto il suggerimento della Lucchini che chiede alla Corte, in subordine, di esaminare eventualmente d’ufficio la validità della medesima decisione. 56. It must therefore be held that the Consiglio di Stato was right to refuse to refer to the Court a question concerning the validity of Decision 90/555, a decision which Lucchini could have challenged, but failed to do so, within the period of one month following publication of that decision by virtue of Article 33 of the ECSC Treaty. For those same reasons, Lucchini’s request asking the Court in the alternative to determine of its own motion whether that decision is valid cannot be accepted.
Sulla competenza dei giudici nazionali nella causa principale The jurisdiction of the national courts in the main proceedings
57. Dalle considerazioni sin qui svolte emerge che né il Tribunale civile e penale di Roma né la Corte d’appello di Roma erano competenti a pronunciarsi sulla compatibilità degli aiuti di Stato richiesti dalla Lucchini con il mercato comune e che né l’uno né l’altro di questi organi giurisdizionali avrebbe potuto constatare l’invalidità della decisione 90/555, che aveva dichiarato tali aiuti incompatibili con il detto mercato. 57. It is apparent from the foregoing considerations that neither the Tribunale civile e penale di Roma not the Corte d’appello di Roma had jurisdiction to determine whether the State aid sought by Lucchini was compatible with the common market and that neither of those courts could have invalidated Decision 90/555 declaring that aid incompatible with the common market.
58. A questo proposito, si può del resto rilevare che né la sentenza della Corte d’appello di Roma, di cui si fa valere l’autorità di cosa giudicata, né la sentenza del Tribunale civile e penale di Roma si pronunciano esplicitamente sulla compatibilità con il diritto comunitario degli aiuti di Stato richiesti dalla Lucchini e tantomeno sulla validità della decisione 90/555. 58. It may also be noted that the judgment of the Corte d’appello di Roma, the authority of which as a final judgment is invoked, does not, to any greater extent than the judgment of the Tribunale civile e penale di Roma, expressly rule on the compatibility of the State aid sought by Lucchini with Community law or the lawfulness Decision 90/555.
Sull’applicazione dell’art. 2909 del codice civile italiano The application of Article 2909 of the Italian Civil Code
59. Stando al giudice nazionale, l’art. 2909 del codice civile italiano osta non solo alla possibilità di dedurre nuovamente, in una seconda controversia, motivi sui quali un organo giurisdizionale si sia già pronunciato esplicitamente in via definitiva, ma anche alla disamina di questioni che avrebbero potuto essere sollevate nell’ambito di una controversia precedente senza che ciò sia però avvenuto. Da siffatta interpretazione della norma potrebbe conseguire, in particolare, che a una decisione di un giudice nazionale vengano attribuiti effetti che eccedono i limiti della competenza del giudice di cui trattasi, quali risultano dal diritto comunitario. Come ha osservato il giudice a quo, è chiaro che l’applicazione di tale norma, così interpretata, impedirebbe nel caso di specie l’applicazione del diritto comunitario in quanto renderebbe impossibile il recupero di un aiuto di Stato concesso in violazione del diritto comunitario. 59. According to the national court, Article 2909 of the Italian Civil Code precludes not only the reopening, in a second set of proceedings, of pleas in law which have already been expressly and definitively determined but also precludes the examination of matters which could have been raised in earlier proceedings but were not. One of the consequences of such an interpretation of that provision may be that effects are attributed to a decision of a national court which exceed the limits of the jurisdiction of the court in question as laid down in Community law. It is clear, as the Consiglio di Stato has observed, that the effect of applying that provision, interpreted in such a manner, in the present case would be to frustrate the application of Community law in so far as it would make it impossible to recover State aid that was granted in breach of Community law.
60. In tale contesto va ricordato che spetta ai giudici nazionali interpretare le disposizioni del diritto nazionale quanto più possibile in modo da consentirne un’applicazione che contribuisca all’attuazione del diritto comunitario. 60. In that context, it should be noted that it is for the national courts to interpret, as far as it is possible, the provisions of national law in such a way that they can be applied in a manner which contributes to the implementation of Community law.
61. Risulta inoltre da una giurisprudenza costante che il giudice nazionale incaricato di applicare, nell’ambito della propria competenza, le norme di diritto comunitario ha l’obbligo di garantire la piena efficacia di tali norme, disapplicando all’occorrenza, di propria iniziativa, qualsiasi disposizione contrastante della legislazione nazionale (v., in particolare, sentenze 9 marzo 1978, causa 106/77, Simmenthal, Racc. pag. 629, punti 21‑24; 8 marzo 1979, causa 130/78, Salumificio di Cornuda, Racc. pag. 867, punti 23‑27, e 19 giugno 1990, causa C‑213/89, Factortame e a., Racc. pag. I‑2433, punti 19‑21). 61. It also follows from settled case-law that a national court which is called upon, within the exercise of its jurisdiction, to apply provisions of Community law is under a duty to give full effect to those provisions, if necessary refusing of its own motion to apply any conflicting provision of national legislation (see, inter alia, Case 106/77 Simmenthal [1978] ECR 629, paragraphs 21 to 24; Case 130/78 Salumificio di Cornuda [1979] ECR 867, paragraphs 23 to 27; and Case C-213/89 Factortame and Others [1990] ECR I-2433, paragraphs 19 to 21).
62. C ome dichiarato al punto 52 della presente sentenza, la valutazione della compatibilità con il mercato comune di misure di aiuto o di un regime di aiuti è di competenza esclusiva della Commissione, che agisce sotto il controllo del giudice comunitario. Questo principio è vincolante nell’ordinamento giuridico nazionale in quanto corollario della preminenza del diritto comunitario. 62. As stated at paragraph 52 above, the assessment of the compatibility of aid measures or of an aid scheme with the common market falls within the exclusive competence of the Commission, subject to review by the Community Courts. That rule applies within the national legal order as a result of the principle of the primacy of Community law.
63. Le questioni sollevate vanno pertanto risolte nel senso che il diritto comunitario osta all’applicazione di una disposizione del diritto nazionale, come l’art. 2909 del codice civile italiano, volta a sancire il principio dell’autorità di cosa giudicata, nei limiti in cui l’applicazione di tale disposizione impedisce il recupero di un aiuto di Stato erogato in contrasto con il diritto comunitario e la cui incompatibilità con il mercato comune è stata dichiarata con decisione della Commissione divenuta definitiva. 63. The answer to the questions referred must therefore be that Community law precludes the application of a provi sion of national law, such as Article 2909 of the Italian Civil Code, which seeks to lay down the principle of res judicata in so far as the application of that provision prevents the recovery of State aid granted in breach of Community law which has been found to be incompatible with the common market in a decision of the Commission which has become final.
Sulle spese Costs
64. Nei confronti delle parti nella causa principale il presente procedimento costituisce un incidente sollevato dinanzi al giudice nazionale, cui spetta quindi statuire sulle spese. Le spese sostenute da altri soggetti per presentare osservazioni alla Corte non possono dar luogo a rifusione. 64. Since these proceedings are, for the parties to the main proceedings, a step in the action pending before the national court, the decision on costs is a matter for that court. Costs incurred in submitting observations to the Court, other than the costs of those parties, are not recoverable.

Dispositivo

 

Per questi motivi, la Corte (Grande Sezione) dichiara: On those grounds, the Court (Grand Chamber) hereby rules:
Il diritto comunitario osta all’applicazione di una disposizione del diritto nazionale, come l’art. 2909 del codice civile italiano, volta a sancire il principio dell’autorità di cosa giudicata, nei limiti in cui l’applicazione di tale disposizione impedisce il recupero di un aiuto di Stato erogato in contrasto con il diritto comunitario e la cui incompatibilità con il mercato comune è stata dichiarata con decisione della Commissione delle Comunità europee divenuta definitiva. Community law precludes the application of a provision of national law, such as Article 2909 of the Italian Codice Civile (Civil Code), which seeks to lay down the principle of res judicata in so far as the application of that provision prevents the recovery of State aid granted in breach of Community law which has been found to be incompatible with the common market in a decision of the Commission of the European Communities which has become final.